La stimolante inquietudine dei versi graffianti, contemporanei ed estremamente espressivi rinchiusi in un linguaggio schietto e sorprendente.

Anna Maria Dall’Olio (Pescia, 1959).

Laureata in Lingue e in Lettere, esperantista, si è dedicata alla narrativa breve, alla poesia e alla scrittura drammaturgica.

Nel 2018 ha vinto il 3o premio del Concorso internazionale “FEI” per la traduzione in esperanto di “Su una sostanza infetta” di Valerio Magrelli. Nel 2005 ha vinto il 2o premio del Concorso internazionale “Hanojo-via Rendevuo”, patrocinato dal governo vietnamita, accanto a molti altri riconoscimenti ottenuti in Italia nel corso della sua carriera.

La sua pubblicazione più recente è Evoluzioni (Il Convivio, 2019), preceduta da: Segreti (Robin, 2018), Sì shabby chic (La Vita Felice, 2018), L’acqua opprime (Il Convivio, 2016), Fruttorto sperimentale (La Vita Felice, 2016); Latte & limoni (La Vita Felice, 2014), L’angoscia del pane (LietoColle, 2010) e Tabelo (Edistudio, 2006), dramma in lingua esperanto. Recensioni e articoli di critica sono stati raccolti in Le sirene di cartone di Anna Maria Dall’Olio (Editrice Totem, 2017).

Due poesie scelte (anche in jpg per questioni dovute alla grafica)

Arte fabbrile

scintille sprizzate dal tasto
– entropia d’arte febbrile –
catrame si riversa sulla carta
come sangue sull’asfalto

piombo s’allenta
dondola a brezza di pinguino

oggetti quotidiani
riciclati in strutture 3D
in precipitati dalla stampante

come la tassa che ti calca il collo
ti porta in terra di nessuno
ti denuda come continrosso

oggetti già ben definiti
– cosa mai la definizione –
già fluidi come ketchup

sintetico/organico finemente
finalmente
per nuove essenze
per nuove esistenze

Appunti d’iperestetica

bello giusto utile oltre oltre oltre …
grandine, le immagini gocciano
gocciano
gocciano
la diagnosi, anestesia da estasi,
l’arte penetra l’etere del mondo
il pianeta s’annuvola di bello
bellezza a rivoli sul commerciale,
l’esperienza estetica odierna
non più ancorata all’arte
vibra oltre il limite, tende all’al di sopra,
infine libera da lacci
libra la modernità liquida
oscilla in continuo oltre andare,
l’autore finora demiurgo
dissolto nelle collaborazioni
attende metamorfosi impreviste
ora dinamico lo spettatore,
vesti sguardi scambiati
(destinatari interagenti)
sempre si modella l’opera d’arte,
piovono nel lavoro estetico
arte artisti e ricezione dell’arte,
di fronte al frutto del lavoro estetico
l’arte non fugga non s’apparti
sia bene produttivo utile
suggerisca esperienze consapevoli,
l’etica fiorirà da forma
l’etica salverà il sentire.

Tutti i diritti riservati all’autrice

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