(by I.T.Kostka)

Quando il talento trabocca da ogni parola scritta, scelta con attenzione dedicata a ogni sua velata sfumatura e significato. “La prima camera” – il dipinto poetico di impatto forte e graffiante, stravolgente come il famoso quadro “Guernica” di Picasso. La scrittura di Tania Santurbano non evita il dolore, anzi, lo mette in evidenza attraverso un linguaggio originale, realistico e, spesso, sorprendente. Tutte le cicatrici e grida di una guerra crudele e senza misericordia. La via crucis dell’umanità sempre più folle e spietata. Il Golgota senza risurrezione.

Izabella Teresa Kostka, 2019

La prima camera ( di Tania Santurbano)

Scoppierà la guerra
e non saremo addestrati per morire.

Con ogni probabilità il cielo lavorerà per far scendere le bombe.
Gli alberi saranno disposti dal vento per raccogliere plastica e cadaveri.

Ci saranno uffici e corsie d’ospedale con alcuni centimetri di metri cubi d’aria per respirare.
Ci sarà il mare con le sue vetrine illuminate piene di bottiglie.
E tanti Taxi senza autisti,fermi nei cimiteri.

Al centro del mondo,con i rami senza frutta e con l’anidrite carbonica e le reti metalliche.

Una notte più lunga della morte, dove non servirà aprire alla terra le gambe per fare l’amore.

Tutti fermi, sotto un cielo a cui hanno tolto le stelle.
Non sembrerà un lavoro così duro morire.

Tania Santurbano

Tutti i diritti riservati all’autrice

La poetessa Tania Santurbano